All’Aglianico del Taburno il riconoscimento della Docg

da Camera di Commercio di Benevento.

L’Aglianico del Taburno nelle eccellenze del vino italiano ed europeo. Nella giornata odierna, dal Comitato Nazionale Vini è giunto il definitivo parere positivo in merito al disciplinare di produzione Aglianico del Taburno Docg, proposto dal Consorzio tutela vini Samnium. Si tratta della prima Denominazione di Origine Controllata e Garantita per la terra sannita, un risultato di indubbio valore per l’intero comparto vitivinicolo. Il disciplinare della denominazione di origine Aglianico del Taburno prevede la categoria vino tranquillo e tre tipologie (rosato, rosso e rosso riserva).
“È una DOCG che rispecchia appieno il valore e la portata di un territorio, naturalmente vocato alle eccellenze”. Questo il commento di Gennaro Masiello, presidente della Camera di Commercio di Benevento, il quale ha espresso la grande soddisfazione per “l’importante riconoscimento che premia l’impegno e il lavoro del Consorzio, delle imprese vitivinicole del territorio e dell’Ente camerale sannita che continua a mettere in campo risorse e azioni concreti per la promozione e la valorizzazione dell’importante comporato del sistema economio provinciale e regionale”.
Si chiude in maniera positiva la prima parte dell’impegnativo percorso che vede protagonista il Consorzio Samnium, in attesa del via libera anche per quel che concerne i disciplinari a denominazione di origine Sannio e Falanghina del Sannio, all’esame del Comitato Nazionale nella prossima seduta.
I tre disciplinari di produzione rientrano in un unico disegno che si pone l’obiettivo di dotare la viticoltura sannita di una regolamentazione basata su regole semplici, chiare ed efficaci. La Doc Sannio, la Doc Falanghina del Sannio e la Docg Aglianico del Taburno sostituiranno, inserendole come menzioni geografiche, le denominazioni esistenti – Sannio, Solopaca e Solopaca Classico, Taburno e Aglianico del Taburno, Guardiolo o Guardia Sanframondi, Sant’Agata dei Goti o Sant’Agata de’ Goti – semplificando in maniera ottimale lo scenario dei vini di qualità a denominazione di origine della provincia di Benevento.

3 thoughts on “All’Aglianico del Taburno il riconoscimento della Docg

  1. Le uve destinate alla produzione dei vini a denominazione di origine controllata e garantita «Aglianico del Taburno» devono essere raccolte nella zona di produzione che comprende l’intero territorio amministrativo dei comuni di ApolIosa, Bonea, Campoli del Monte Taburno, Castelpoto, Foglianise, Montesarchio, Paupisi, Torrecuso e Ponte ed in parte il territorio dei comuni di Benevento, Cautano, Vitulano e Tocco Caudio, tutti in provincia di Benevento.

    Sono esclusi i vigneti di fondovalle e quelli messi a dimora su terreni
    particolarmente umidi.

    Credo che nella delimitazione dell’area geografica siano stati un po’ troppo generosi: l’eccellenza della vecchia DOC Taburno è limitata ai comuni di Torrecuso, Foglianise, Paupisi. Avete mai bevuto un vino di Montesarchio??? Le uniche vigne di Benevento si trovano proprio in un fondovalle.

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  2. Peccato che questo riconoscimento non fa cambiare idea alla cantina del taburno che in futuro non vorrà più comprare dagli agricoltori della zona il vino che più ci distingue: l’aglianico. È si, proprio così, da una lettera mandata agli agricoltori si legge questa sentenza!!

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    • Qualunque cantina del territorio infatti, come si evince dal comunicato sul sito del consorzio samnium, otterrebbe la DOCG anche comprando l’uva a montesarchio o a Benevento (?).
      Il riconoscimento della DOCG avrebbe dovuto tutelare gli agricoltori che producono l’eccellenza. Spero che, in ogni caso, questo riconoscimento consenta una tutela maggiore del nostro patrimonio vinicolo: in sostanza spero che in futuro si smetta di speculare sui contadini, che hanno visto una continua diminuzione dei loro ricavi. Nell’ultima vendemmia il ricavo è stato zero o, peggio, in negativo.

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