Il Puc come rammarico e l’entusiasmo di sempre come prospettiva

di Gabriele Pastore

per Il Sannio Quotidiano.

È carico e pronto alla sfida l’attuale sindaco di Foglianise Giovanni Mastrocinque. 61 anni, vicepresidente della Banca del Lavoro e del Piccolo Risparmio e 37 anni di militanza politica alle spalle. Scenderà in campo dopo cinque anni di governo con una lista fatta di riconferme e nuovi ingressi, sempre nel segno di una “continuità nell’impegno” e con lo storico motto “Rinascita Democratica” affiancata dal simbolico campanile.

Sindaco, a pochi giorni dalle elezioni, possiamo vedere che nel suo gruppo ci sono diverse new entry e molte riconferme cosa ci può dire riguardo alla sua squadra?
Molte sono sicuramente le riconferme all’interno della lista “Rinascita Democratica” che si porranno, ne sono certo, come guida alle new entry cui lei faceva riferimento per la costruzione di una solida e valida classe dirigente in grado di progettare e migliorare le prospettive future di Foglianise.

Vogliamo fare un veloce riscontro dell’attività amministrativa?
Dire in poche battute quanto l’amministrazione uscente ha fatto in questa legislatura, sarebbe un compito alquanto arduo. Mi limito a ricordare gli ottimi risultati ottenuti in campo ecologico – ambientale, l’apertura dell’isola ecologica, la trasparenza amministrativa, la riqualificazione urbana, la sistemazione dell’impianto sportivo di via Sala e il centro polivalente, la messa in sicurezza del costone roccioso di San Michele, il nuovo slancio dato alla Festa del Grano e tante altre opere che i cittadini potranno ritrovare sfogliando le pagine del programma amministrativo 2011-2016.

Secondo lei i cittadini sono contenti dell’amministrazione Mastrocinque?
Credo che tutto sommato il riscontro sia positivo. Al di là di tutto voglio sottolineare un dato significativo della legislatura che si chiude: nessun consiglio comunale è andato deserto, così come non si sono mai registrati episodi di tensioni e collassi.

Con quale spirito si accinge ad affrontare la nuova campagna elettorale e, in caso di vittoria, una nuova legislatura?
Con l’entusiasmo e lo spirito di sempre nella consapevolezza di operare per il bene della collettività.

Che voto si darebbe da 1 a 10 come sindaco?
A questa domanda preferirei rispondessero i cittadini.

Che cosa avrebbe voluto fare e non è riuscito a farlo?
Con rammarico rispondo il Puc, uno degli obiettivi del vecchio programma elettorale. La sua realizzazione è legata all’approvazione del PTCP da parte della Provincia.

Quali sono le priorità della sua lista?
L’intenzione di redigere un piano serio e concreto, non ci ha permesso di sorvolare su importanti priorità, direttrici di marcia del prossimo quinquennio come la riqualificazione di via Umberto I e piazza Sant’Anna, il ripristino del depuratore di via Sala, il ripristino della viabilità del casale Palazzo, la messa in sicurezza del costone roccioso del monte Caruso, la sistemazione di tratti di strada del centro urbano maggiormente dissestati. Come ho indicato nel programma amministrativo 2011-2016, particolare attenzione sarà rivolta al reperimento di risorse per il completamento delle opere già avviate come l’ampliamento della pubblica illuminazione delle località Palmenta, Giovanni Viglione e via Sala. Punteremo quindi alla redazione del Puc con la partecipazione di una squadra di architetti e ingegneri locali; incentiveremo la scuola, le associazioni culturali e sportive fino ad incrementare la sfera turistica.

Cosa le viene da dire al suo avversario?
Vorrei più che altro commentare il motto indicato sul programma elettorale “coerenza per l’alternativa”. A questo punto valutando i trascorsi politici di molti componenti e l’azione della minoranza nell’ultima legislatura mi verrebbe da suggerire un nuovo slogan “Confusione per l’alternativa”.

E sul futuro di Foglianise, cosa si aspetta?
Mi aspetto un futuro roseo per la comunità. Come ho però scritto e detto più volte, i preoccupanti quadri economici nazionali ed internazionali assommati al complesso federalismo municipale rendono molto difficile prevedere le reali possibilità di sviluppo e di realizzazione concreta. Queste doverose considerazioni saranno però uno stimolo ad essere attenti a cogliere tutte le opportunità che possono scaturire dall’evoluzione del quadro politico ed economico nazionale ed internazionale.

17 thoughts on “Il Puc come rammarico e l’entusiasmo di sempre come prospettiva

  1. Io e la mia numerosa famiglia abbiamo sempre votato Mastrocinque, che riteniamo un ottimo sindaco.
    Ma ora sono talmente nauseato dal servilismo che trasuda da questi articoli che ho deciso di votare l’opposizione e anche la mia famiglia farà altrettanto.

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  2. Parla di confusione uno che, nella propria lista, ha candidato Tommaso Boscaino. Sarà anche vero che gli elettori di Giovanni Mastrocinque “s’ammoccano” tutto, ma ci vuole una bella faccia tosta per fare simili affermazioni!

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  3. Anche io in passato ho votato Mastrocinque, ma sono rimasta delusa dalla sua politica clientelare.
    Ci sembrava di aver capito che nello staff del sindaco dovevano esserci solo giovani, io invece vedo ultra 35enni disposti ad umiliarsi per 6 mesi in cambio di un voto e con quale prospettiva?
    Quella di tornare in mezzo alla strada a 40 anni!
    Questo è il modo di creare posti di lavoro?
    Adesso basta sono anch’io nauseata e non voterò mai più Giovanni Mastrocinque, nemmeno se porta Vasco Rossi a Foglianise.

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  4. 1. “in campo ecologico – ambientale, l’apertura dell’isola ecologica”
    Ma non dice che il costo della gestione dei rifiuti è più che raddoppiato e pesa tutto sulle spalle dei cittadini.

    2. “la trasparenza amministrativa”
    Qui siamo nel ridicolo: durante questi ultimi 5 anni di amministrazione Mastrocinque ci sono state modifiche al regolamento comunale atte a ridurre la possibilità di accesso ad atti, documentazione e dati da parte dell’opposizione!

    3. “la riqualificazione urbana”
    Intende forse la pavimentazione a San Nicola che è pericolosa oltre che brutta e già “saltellante”, gli inutili e fastidiosi spartitraffico negli incroci o le strade dissestate (Acquara-Utile, Polivalente-via Consortile Vitulanese, ecc…)

    4. “la sistemazione dell’impianto sportivo di via Sala e il centro polivalente”
    Mi chiedo: ma la “monnezza” giù al campo chi ce l’aveva fatta sversare? L’opposizione? Non credo… E chi aveva lasciato all’incuria il Polivalente? Sempre l’opposizione? Mah… -.-”

    5. “la messa in sicurezza del costone roccioso di San Michele”
    Ma si è prima dovuto aspettare che la situazione divenisse critica dovendo evacuare numerose famiglie del Leschito…

    6. “il nuovo slancio dato alla Festa del Grano”
    Perché spendere fior di quattrini per far “bella” Foglianise poche sere all’anno, creando disagio ai residenti, senza portar nessun vantaggio duraturo è davvero importante!

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  5. “…creando disagio ai residenti…”
    Perchè non fare la festa su a san michele?Cosi non creiamo disagio ai residenti!
    Siamo arrivati all’idiozia.

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    • Il problema non è il disagio ai cittadini, ma spendere più di 200 mila euro per una festa e poi non avere i soldi per sostenere altre iniziative nel corso dell’anno. Nel suo programma elettorale, Mastrocinque dice di aver sostenuto le associazioni e i giovani. Ma come??? Avete letto quali sono le associazioni sostenute? La pro loco (che è una controllata dell’amministrazione gestita da pensionati), l’associazione carabinieri e l’associazione combattenti e reduci. Alla faccia del sostegno ai giovani!!!!

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    • Bravo, hai saputo controbattere dando una risposta insensata e oltretutto senza nemmeno capire ciò che volevo dire.
      Se Foglianise non è OGGETTIVAMENTE in grado di accogliere un numero spropositato di persone che arrivano tutte in una sola sera, come è successo il 18 agosto dello scorso anno, non si possono organizzare eventi di tale richiamo; si crea disagio ai residenti e non si riesce ad accogliere nel giusto modo chi arriva da fuori (macchine parcheggiate al bivio di Torrecuso, a Giovanni Viglione e sulla fondovalle ti dicono nulla?)
      Oltretutto ribadisco che spendere tanto denaro per una sola sera e poi averne 360 di noia per i giovani (e non solo) è un grave spreco…

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      • FINALMENTE uno che la pensa come me: che senso ha una festa che assorbe l’80% delle energie (se così le vogliamo chiamare) di una amministrazione in un paese come foglianise? Si dovrebbe puntare di più sull’aspetto tradizionale e folcloristico e meno sul “nome gruoss” della sera del 18. L’anno scorso, mentre cercavo di ascoltare massimo ranieri nella folla che bivaccava e si faceva i cazzi suoi, mi sono reso conto che attorno a me non vedevo nemmeno un figlianesaro. Vi pare una cosa ammissibile?
        E, chiaramente, poi buio: 360 giorni di nulla.

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  6. Speriamo che sta leggendo e ci accontenta… Comunque, secondo me, è l’unico che può diventare un leader e liberarci da Giovanni Mastrocinque.
    Noi giovani di Foglianise che diciamo sempre che vogliamo il cambiamento dovremmo sostenerlo in modo tale che se va tutto male finisce a fare l’opposizione e a come parlava l’altra sera quello l’opposizione la fa veramente.

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  7. Già, liberarci da Mastrocinque! leader o no, comunque di sicuro non si è nascosto dietro un dito, anzi, parla chiaro e preciso su quello che succede a Foglianise! e chi l’avrebbe detto! ‘Nella botte piccola c’è sempre il vino buono’

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  8. Anch’io penso che foglianise dovrebbe vivere 365 giorni all’anno e non solo dal 7 al 18 agosto. una decina di giorni di spettacolini mediocri fino al botto finale del 18,. e il resto? ma i tanto acclamati turisti per i carri dove stanno? negli ultimi anni son sempre meno, e ci credo! non trovano un parcheggio decente, un bagno, un monumento da guardare, un ristorantino dove potersi fermare a mangiare. manco una panchina dove potersi riposare. Diamoci una calmata e facciamo risbocciare Foglianise e tutti i suoi valori!

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