La vita di Padre Isaia nel libro di Domenico Tirone

da Il Sannio Quotidiano.

Sono due modi diversi per esplorare la dimensione della santità, caratterizzati dalla stessa profondità descrittiva e tensione etica quelli estrinsecati dal pittore Constantin Udroiu nella sua arte iconografica e da P. Domenico Tirone nel suo scrivere.
Se ne è avuta piena comprensione sabato sera nel convento francescano della SS. Annunziata con la presentazione della mostra delle splendide icone (realizzati con colori a tempera come nell’antica arte bizantina, moduli espressivi patrimonio dell’arte cristiana) e degli altrettanti splendidi dipinti ad olio e lavori cromatici su vetro di Constantin Udroiu intitolata “Luoghi di preghiera di Italia e Romania” e del libro di P. Domenico Tirone dedicato alla santa vita di P. Isaia Columbro intitolato “Il frate dell’accoglienza. P. Isaia Columbro da Foglianise (1908-2004)”. Ammirando così l’eccellenza delle loro attitudini espressive e la comune capacità di esprimere e veicolare profondo senso di vita cristiana. Altezza di contenuti estetici e sostanziali che è stata riconosciuta da tutti i relatori intervenuti alla presentazione di cui riporteremo gli interventi.
Lo stesso P. Domenico Tirone ha introdotto il pittore Costantin Udroiu ricordando come già diversi anni, su suo invito, venuto a partecipare ad un premio pittorico a Vitulano mostrasse la sua straordinaria bravura nel dipingere. Venendo così apprezzato “nella realizzazione di affreschi nelle chiese della Santissima Annunziata e di San Pietro da ricevere la cittadinanza onoraria dal Comune di Vitulano”.
Di come fosse arrivato in Italia dopo essere stato temporaneamente liberato dalla prigioniera politica subita in Romania per richiesta del presidente della Repubblica Italiana Sandro Pertini. E poi, dopo essere venuto in Italia 39 anni fa, sia rimasto nel nostro paese a produrre i suoi meravigliosi lavori artistici. E della bravura di insegnate di Udroiu, capace di far acquisire anche al medesimo Padre Domenico la capacità tecnica di dipingere persino affreschi (opera ardua come sanno i cultori d’arte). Un artista grande per valore espressivo e tensione religiosa e immaginativa presente nei suoi dipinti, meritevole di essere inserito tra i grandi della storia dell’arte: la notazione di Padre Domenico.
Dopo la presentazione da parte della giornalista Enza Nunziato del lavoro letterario di P. Domenico Tirone. Un lavoro (che parte dagli articoli – poi ulteriormente elaborati e integrati nel testo del libro – che per diverso tempo sono stati pubblicati su “Il Sannio Quotidiano” ad opera dello stesso P. Domenico Tirone) capace di descrivere in modo semplice ma intenso la straordinaria esperienza di vita cristiana, umiltà, spirito di servizio e attenzione verso il prossimo di P. Isaia Columbro. La Nunziato si è soffermata su vari episodi della vita di Padre Isaia, tra gli altri sulla sua attenzione nella formazione degli aspiranti frati, della sua capacità di istruirli non tanto con la mera dottrina quanto con la forza dell’esempio (“con l’esempio avvia tutti a essere buoni frati minori” si legge nel libro). Dimostrazione di semplicità e coerenza nel vivere i valori del Vangelo. E del suo essere inflessibile verso i comportamenti peccaminosi, ma aperto rispetto al dolore dei peccatori e al loro desiderio di riscatto. Insomma un lavoro narrativo con il quale P. Domenico Tirone ha bene assolto all’invito formulato a suo tempo dall’allora Arcivescovo di Benevento S.E. Serafino Sprovieri che chiese di ricostruire ogni frammento della vita cristiana di P. Isaia Columbro. Marius Lazurka, ambasciatore di Romania presso la Santa Sede, ha espresso la sua soddisfazione per le vette attinte dall’arte pittorica di Constantin Udroiu e si è complimentato per la bella opera letteraria di P. Domenico Tirone, due interpreti capaci, con linguaggi diversi, di parlare di temi altissimi. E segnatamente della potenza del creatore nel forgiare l’universo in segni e colori sublimemente belli, Udroiu e dell’attitudine di un uomo di santa vita a vedere il segno dell’agire di Dio nel volto di ogni uomo, Tirone. Padre Sabino Iannuzzi, Ministro Provinciale dei Frati Minori dell’Irpina e del Sannio ha elogiato P. Domenico Tirone per il suo libro in cui sa raccontare la vita di P. Isaia Columbro. Grazie al fatto – la bella notazione di P. Sabino Iannuzzi – di aver vissuto al suo fianco per tanti anni, come discepolo, confratello, superiore, Padre Provinciale. Un’esperienza di virtù cristiane quella di P. Isaia maturata conoscendo altri uomini di vita specchiata e alte virtù cristiane come P. Antonio Maria Dota. Il Padre Provinciale ha poi ricordato come tra non molto partirà per P. Isaia la prima fase propedeutica all’avvio del procedimento di canonizzazione: quella che deve svolgersi presso il tribunale diocesano regionale dopo la presentazione di una apposita istanza. Dopo di che P. Domenico Tirone ha voluto ricordare la straordinaria umiltà e semplicità di P. Isaia, sempre pronto ad accogliere gli altri e fare il suo dovere di cristiano, con il sorriso sulle labbra.
Una semplicità ed una umiltà che sono la cifra della sua grandezza e che vennero apprezzate anche da San Pio di Pietrelcina, con cui ebbe occasioni di confrontarsi. Ad impreziosire la serata la meravigliosa e limpida voce di Rita Pacilio, con canzoni difficili da interpretare, alle quali si può accostare solo un interprete di valore (un esempio per tutti “Tu si na cosa grande”), accompagnata con valentia dai musicisti del suo gruppo. Tante le persone accorse sabato sera nonostante il tempo piovoso.
Tra gli altri il sindaco di San Giorgio del Sannio, Giorgio Nardone (che ha portato il suo saluto e si è compiaciuto con i due autori), Massimiliano Bolis, capitano dei Carabinieri, comandante della Compagnia di Benevento e il maresciallo Pietro D’Alì, comandante della Stazione dei Carabinieri di San Giorgio del Sannio. Per una serata davvero godibile.

Lascia un commento