Arrestato l’ex sindaco di Calvi Giovanni Molinaro. In carcere anche due funzionari del Comune

da Il Quaderno.

Associazione a delinquere finalizzata ad eseguire concussioni, abusi d’ufficio, falsi e turbative di gare degli appalti pubblici. Con queste pesanti accuse sono finiti in carcere l’ex sindaco di Calvi (Benevento), Giovanni Molinaro che attualmente ricopriva l’incarico di consigliere di minoranza del piccolo comune sannita, Teresa Mangialetto (residente a Vitulano) ed Antonietta Rapuano (residente a Montesarchio), ambedue funzionarie del Comune di Calvi: la Mangialetto è anche assessore comunale a Foglianise.
Gli arresti, eseguiti oggi dai Carabinieri di S.Giorgio del Sannio ed emessi dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Benevento, sono il frutto di una lunga e complessa attività d’indagine diretta dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Benevento.
Tra gli arresti spicca il nome di Giovanni Molinaro: medico in servizio presso l’Asl di Benevento, da anni in politica con l’Udeur prima ed attualmente con il Pdl.
L’impulso iniziale delle indagini è stato dato dal Commissario Prefettizio Fiamma Spena, all’indomani dello scioglimento della Giunta del Comune di Calvi per le dimissioni dei Consiglieri di maggioranza.
L’approfondita denunzia effettuata dal Commissario Prefettizio ha portato in superficie, fin da subito, numerose irregolarità ed abusi nella gestione della cosa
pubblica.
I Carabinieri di San Giorgio del Sannio, lavorando in parallelo con consulenti tecnici specializzati, hanno analizzato migliaia di documenti cartacei ed informatici, raccolto denunce e testimonianze, accertando un preoccupante quadro d’insieme, fatto di un decennio di abusi ed intimidazioni perpetrate dai tre arrestati ai danni di dipendenti comunali, privati cittadini ed imprenditori operanti nell’area industriale di Calvi. Secondo la ricostruzione, chiunque si opponeva alle indicazioni ed ai voleri dell’allora sindaco Molinaro veniva metodicamente fatto oggetto di vessazioni e pressioni, colpito da provvedimenti amministrativi arbitrari e privi di qualsiasi fondamento giuridico che la Rapuano e la Mangialetto creavano, anche producendo atti pubblici falsi o consapevolmente viziati.
Le accuse mosse nei confronti dei tre amministratori sono, oltre all’associazione per delinquere ed ai numerosi episodi di concussioni tentate e consumate, la falsificazione, l’occultamento e la distruzione di atti pubblici,la truffa ai danni dello Stato, la lottizzazione abusiva e la turbativa d’asta. La stessa assunzione a tempo indeterminato delle due funzionarie arrestate, risulta essere del tutto illecita, fondata su requisiti e documenti creati ad arte da loro stesse con l’avallo e l’ausilio dell’ex sindaco, non avendo scrupoli a vessare e licenziare arbitrariamente funzionari e dipendenti comunali in possesso realmente dei prescritti requisiti di legge. Tra questi, un funzionario comunale, prima trasferito ad incarico inferiore, poi pedinato da un investigatore privato, pagato con soldi pubblici. Dalle indagini risulterebbe che per oltre un decennio Molinaro ha potuto fare affidamento sulla fedeltà delle due funzionarie che hanno dominato all’interno del comune, favorendo chi si piegava alla volontà del sindaco ed ostacolando chi non cedeva alle sue pressioni. Emblematica la vicenda di un imprenditore operante nell’area PIP Cubante che, oggetto di continue pressioni da parte di Molinaro per l’assunzione di persone a lui vicine e per il conferimento di incarichi a liberi professionisti “amici”, decise di non dare più seguito alle richieste del primo cittadino. Il rifiuto di seguire le sue indicazioni provocò una violenta reazione dell’ex sindaco che, abusando della sua autorità, cominciò a disporre accessi e controlli arbitrari ed immotivati, ben 25 in un breve arco temporale,presso lo stabilimento dell’azienda dell’imprenditore, colpevole di non averlo assecondato. Inoltre, nei confronti della stessa azienda, con la complicità delle “fedelissime” Rapuano e Mangialetto, avviò un’azione di boicottaggio relativa alla concessione di licenze edilizie, opponendo provvedimenti amministrativi creati ad arte e privi di fondamenti oggettivi e di legge. Senza mezzi termini, il Molinaro e le sue collaboratrici facevano capire alle vittime che non avrebbero avuto alcun tipo di problema se avessero seguito le loro indicazioni relativamente ai tecnici ed ai professionisti ai quali ricorrere per seguire pratiche ed istanze, alle ditte alle quali affidare i lavori ed alle aziende dalle quali acquistare i materiali.
Identico il comportamento tenuto nei confronti di altro imprenditore dell’area industriale di Calvi costretto da Molinaro a rivolgersi ad un professionista “amico”, a cui l’ex sindaco, per non lasciare spazio a dubbi, sottolineò: “Chi non è con me è contro di me…”. In effetti l’imprenditore ebbe modo di provare a proprie spese l’arroganza degli indagati, infatti, al rifiuto di assecondare l’ennesima imposizione, si vide revocare arbitrariamente la concessione del lotto dell’area PIP dove aveva già costruito e collaudato un capannone. Tra gli episodi criminali registrati, non mancano quelli grotteschi, come la vicenda di una famiglia del luogo, proprietaria di un immobile lesionato gravemente dal sisma del 1980, che affidandosi ad un professionista di fiducia, aveva avanzato istanza per il contributo di ricostruzione, istanza rimasta nel limbo della graduatoria per un ventennio ed improvvisamente riemersa ed andata a buon fine grazie all’intervento del Molinaro che, per il tramite di un assessore, aveva fatto consigliare ai proprietari dell’immobile di rivolgersi ad un tecnico “di fiducia” che avrebbe risolto la cosa in tempi brevissimi.
Da quel giorno, in occasione di ogni consultazione elettorale tra il 2000 ed il 2007, il Molinaro, anche per il tramite della Rapuano, non aveva perso occasione per convocare i beneficiari del contributo, ribadendo loro che se lo sarebbero visto revocare ‘se non avessero avuto parte attiva nella campagna elettorale e se non gli avessero portato almeno 100 voti’.
Molinaro, con la complicità della Rapuano e della Mangialetto, ha gestito il potere “con l’arroganza di un piccolo signore medioevale”, come evidenziato dal GIP, trattando i suoi amministrati “come sudditi da favorire o ostacolare in ragione della loro disponibilità ad obbedire o meno ai suoi comandi, piuttosto che come cittadini ai quali riconoscere, secondo legge, diritti e legittimi interessi”, causando un danno erariale che, ancora non totalmente quantificato, è di centinaia di migliaia di euro.

35 thoughts on “Arrestato l’ex sindaco di Calvi Giovanni Molinaro. In carcere anche due funzionari del Comune

  1. Aspè, aspè…ma chi è sta Teresa Mangialetto residente a Vitulano che ha preso parte a tutto ciò?!

    …è cumme si a fosse già sentuta nnummenà…

    Boh, meno male che è ‘e Vitulano e fatica a tiempo indeterminato a Calvi, u sacciu so che nunn’è bello augurà u mmale e l’ati, però…megli’a loro nu chiuovo e chisto che a nnui e Figlianese…

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  2. Caro amico mio, non cantare lodi campanilistiche senza cognizione di causa, Teresa Mangialetto é di Foglianise ed é anche ASSESSORE AL LAVORO in carica, a Vitulano ci abita soltanto da circa dieci o quindici anni, ma é figlianesara DOC. Chi ti risponde é un Figlianesaro che tene puru nu poch’e sscuornu.

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    • reductio ad absurdum …Vafan………… it.wikipedia.org/wiki/vafan……….
      non è sempre scontata l’ironia a maggior rragione se scritta………
      se trattate così i vostri lettori, così come farò io, ne perderete molti……
      p.s. vafan………

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  3. Estraneità????? Sindaco ma nun è che siti sbattuto cu a capo pe terra??? Per 10 anni e dico 10 la signora in questione ha commesso migliaia di irregolarità gravissime, per altro tutte documentate!!! Come si fa a ritenere una persona come la T.M. estranea ai fatti. allora mi viene da pensare che se tutti questi atti commessi dai tre amministratori del comune di calvi vengono considerati il nulla, immagino cosa succede a Foglianise.

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  4. RUP RUP E SUCCEDETTO O N’DUPPO
    NU GIUVINOTTO E FUGLIANESE
    SE NAMMURAE DE A FIGLIA
    DU PADRONE DE LU PAESE

    RUP RUP E SUCCEDETTO O N’DUPPO
    O PADRONE ALLORA CHE FECE
    SE METTE N’CAPO E FA DIVENTA’
    A STU GIOVANE MARCHESE

    RUP RUP E SUCCEDETTO O N’DUPPO
    DECEDETTE CA PE LA CASA DO’ PAESE
    CE VOLEVA NO RUP
    NO RUP CHE VALESSE

    RUP RUP E SUCCEDETTO O N’DUPPO
    O PADRONE PENSAVE PE FA O RUP
    CE VOLE A REGOLA
    E LA FECE BONA PE U GIOVANE DA FA MARCHESE

    RUP RUP E SUCCEDETTO O N’DUPPO
    CHIAMAVO O GIOVANE
    CE DICETTE E PARTECIPA
    ACCUSSI RUP TE POZZO FA

    RUP RUP E SUCCEDETTO O N’DUPPO
    CARO RUP BUONO TE POSSO PAVA’
    TANTO I SORDI DA A SACCA MIA
    NUN L’AGGIA PIGLIA’

    RUP RUP E SUCCEDETTO O N’DUPPO
    U PADRONE LI SORDI LI HA PIGLIATI
    DA LA CASSA DE LU PAESE
    96000 EURO PIU’ L’IVA E L’ATE SPESE

    RUP RUP E SUCCEDETTO O N’DUPPO
    QUANTI SORDI PE’ TE FA MARCHESE
    TUTTU CHESSO PE FATICA
    CINC’ ANNI DE TRE ORE O IUORNO

    RUP RUP E SUCCEDETTO O N’DUPPO
    MA TUTTO CHESSO VE PARE GIUSTO
    IN QUESTO PAESE
    ADDO’ TUTTO E’ STATO FATTO PE’ FA NU’ MARCHESE

    RUP RUP E SUCCEDETTO O N’DUPPO
    O PADRONE DO’ PAESE
    SE CREDE CHE TUTTO O SUOIO
    DINDO A STO PAESE

    RUP RUP E SUCCEDETTO O N’DUPPO
    MA CE STA SEMPE CARCHEDUNO CA’ UARDA E PENSA
    A QUANNO ARRIVERA’ LA SCOPA NOVA
    CHE PULIZZA STU PAESE

    RUP RUP E SUCCEDETTO O N’DUPPO
    PADRO’ STATTA ATTIENTO
    GUARDA CHE FINE E’ FATTA A UAGLIUNCELLA
    CHE PUNTAVA DOPO E TE A FA A PADRUNCELLA….

    RUP RUP E SUCCEDETTO O N’DUPPO

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  5. non avete bisogno anche di un P.U.R.P ,di un P.U.O.R.C o altro……mi offro alla modica cifra di 70000 e l’iva la pago io!!!!!che sKKKifo!!!!!!
    CHI FATICA MAGNA E CHI SI GRATTA MAGNA E BEVE……..

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  6. Ma insomma si può sapere a cosa si ispira questa bella poesia?
    C’è qualcuno disposto a spiegare meglio la cosa, visto che i giornalisti latitano? Qui si parla di calcio e di ufo!

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  7. Saraceno come sei ermetico, insomma spiegatevi meglio, voglio sapere cosa si nasconde dietro questa poesia….lo so che un’apparizione di Ufo è un evento fondamentale, però io vorrei che qualche giornalista o qualche semplice cittadino mi illustrasse cosa si nasconde dietro questa poesia.
    Grazie

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  8. Niente! Non c’è modo di sapere cosa è successo, nessuno che voglia spiegare il senso di cotanta poesia.
    Vabbè parliamo di UFO e di Madonne, tutte cose che stanno in cielo, fantasie insomma.

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  9. la poesia lo spiega chiaramente a Foglianise è stato nominato il RUP x 5 anni con uno stipendio di 96000 euro…. indovina chi è?
    Indovina con chi è fidanzato?

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  10. Fin qui ci ero arrivato, non so chi è il nominato e non mi interessa.
    Mi interessava invece capire se c’è qualcuno che è ancora capace di dire pane al pane, specialmente tra le file della fantomatica opposizione che mi sembra si svegli due mesi ogni 5 anni.
    Vedo con dispiacere che deve ancora nascere la persona con la pulizia morale e la forza per parlare chiaro.
    Qualche altra domanda a chi vuole avere la gentilezza e la voglia di rispondere: concretamente chi paga questi 96000 euro? E’ stato commesso un abuso? Se si all’abuso è seguita qualche denuncia?

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  11. “……E pecchè nun vidi chello che a fa, invece di piangerti addosso, aspettando che ti venga “regalato” un posto di lavoro…..” a Sandro…….A Diunino nisciuno ce dice nienti?????

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