Il rintocco dell’orologio di San Nicola dopo il cambio di residenza

di Gabriele Pastore

per Il Sannio Quotidiano.

Gli alunni delle classi quarte oggi in visita all’orologio di San Nicola. Sono passati tre anni da quando l’antico congegno che da più di un secolo scandiva la vita dei foglianesari ha cambiato sede. Con i suoi rulli, funi, pesi, sfere e lancette è tornato a contare i minuti e le ore nella sede della Pro Loco di Foglianise, che ha ridato vita a quei meccanismi “ammalati” dal tempo e dalle intemperie. Dalla sua installazione nel 1882 sulla torre campanaria che domina piazza Generale Caporaso, un tempo cuore pulsante della vita del paese, erano in tanti a non conoscerlo. Di lui erano noti solo i tratti esteriori: le lancette e le campane; pochi ne conoscevano l’anima fatta di ingranaggi, carrucole e pendolo. Insomma, oltre un secolo di vita sarà ripercorso dagli alunni delle classi quarte che con le insegnanti Maria Antonietta Zampelli e Irene Colandrea si recheranno presso la sede dell’associazione di promozione turistica nelle prime ore del pomeriggio. Saranno accolti dalla presidente Antonietta Raiola, dai volontari del servizio civile 2010 e da Enzo Vetrone, Angelo e Michelangelo Pastore che hanno ridato vita al vecchio congegno. Prima di vedere l’orologio, opera della famosa ditta “Alfonso Curci” di Napoli impegnata a fine ottocento a montare orologi pubblici in varie zone d’Italia, il Servizio Civile proietterà un documentario che ripercorre le varie tappe: dall’edificazione della torre nella metà del XIX secolo all’installazione di un congegno elettronico moderno che ha restituito agli abitanti del luogo, il rintocco delle campane. Per non parlare del rito della “carica” del meccanismo che aveva un’autonomia di circa 24 ore. Per questo dal 1920, il Comune retribuì regolarmente il sig. Orazio Russo con il compenso di 360 lire l’anno registrate nel Libro Mastro alla voce “Spese regolatore orologio”. Ma l’incarico si estese a tutti i componenti della famiglia: al figlio Mariano, alla moglie Antonietta. Ultimo curatore volontario fu il sig. Gabriele Pastore che ne ha garantito il funzionamento fino al guasto permanente del 2000 che ha tenuto fermo per sette anni le stanche lancette. La visita si colloca nell’ambito di un’attività laboratoriale sul tempo e l’orologio condotta dall’Istituto Comprensivo per far comprendere alle nuove generazioni il valore e il senso del tempo, un concetto che non è innato ma che si acquisisce con l’età e l’esperienza. Ammirare l’orologio della torre di San Nicola, per il presidente Raiola, è un valido metro di confronto tra passato e presente. In passato, infatti, la giornata era scandita dal cammino del sole e dal rintocco delle campane, l’orologio era quindi un lusso che potevano permettersi solo pochi. Per questo risultò indispensabile la costruzione di una torre orologiaia che collocata al centro di Foglianise, dava lustro e importanza al paese. “Una storia – conclude Antonietta Raiola – da raccontare alla nuove generazioni”.

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